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Palpeggiata in strada, la presidente del Messico denuncia

Se persino la presidente di uno Stato viene palpeggiata in pubblico, che speranze ci sono per le altre donne? È questa la domanda che affligge in questi giorni città del Messico, Paese nel quale la presidente, Claudia Sheinbaum, ha subito un’aggressione sessuale in pubblico, tra la folla, in pieno giorno. Molte cittadine si sono identificate nelle difficoltà e nelle paure espresse dalla leader, riconoscendo le proprie esperienze personali di molestia.

L’incidente si è verificato negli scorsi giorni, mentre la Presidente si trovava tra la gente per le vie della Capitale. Un individuo visibilmente alterato dall’alcol ha cercato di abbracciarla alle spalle, toccarle il seno e di baciarle il collo. La Sheinbaum è riuscita a liberarsi dalla presa prima che un suo collaboratore intercedesse per allontanare l’aggressore. L’uomo responsabile è stato successivamente fermato dalle forze dell’ordine.

Un atto politico che chiede giustizia

Mercoledì, la Presidente ha annunciato la sua intenzione di procedere con un’azione legale. La Sheinbaum ha scelto di trasformare la sua esperienza privata in una potente dichiarazione di sostegno politico per tutte le donne messicane. Durante una conferenza stampa, ha spiegato che l’aggressione subita è purtroppo un’esperienza comune a tutte le donne della nazione.

La leader ha sentito il dovere di agire legalmente, chiedendo quale futuro potessero aspettarsi le cittadine messicane se nemmeno il capo dello Stato sporgeva denuncia in una situazione simile. La Presidente ha inoltre promesso che l’ordinamento legale sarà modificato per assicurare che tale illecito, che ha definito come stalking, sia sanzionabile in tutti i trentadue stati del Messico.

L’offesa e la paura nella società

Le immagini della prima donna a ricoprire la carica di presidente del Messico subire un palpeggiamento di fronte a tutti ha rappresentato un’offesa sentita da molte cittadine. Questo evento ha riacceso i riflettori sui gravi livelli di violenza di genere in Messico. Nel Paese, in media, dieci donne vengono assassinate ogni giorno, e nei primi sei mesi dell’anno si sono contati più di cinquecento casi di femminicidio.

Ad esprimerle solidarietà è Patricia Mercado, una deputata del partito di opposizione Movimento Cittadino, la quale ha riconosciuto che l’esperienza della presidente riflette ciò che innumerevoli donne devono affrontare negli spazi pubblici e lavorativi ogni giorno. Secondo la giornalista Catalina Ruiz-Navarro, del quotidiano nazionale Volcanicas, l’accaduto dimostra che in Messico nessuna donna, nemmeno al massimo livello di potere, è immune da molestie sessuali.

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Reazioni politiche e sfide sulla sicurezza

Il fatto ha generato condanna da parte dei senatori di diversi schieramenti, i quali hanno tenuto un incontro per esprimere il proprio disappunto. Laura Itzel Castillo, una senatrice del partito al governo Morena, ha insistito sul fatto che il reato commesso costituisca un “abuso sessuale” e che debba essere considerato un’infrazione seria in tutto il Paese. La senatrice ha inoltre assicurato che verranno organizzati incontri per migliorare i piani legislativi volti a contrastare ogni manifestazione di violenza contro le donne.

L’incidente ha anche evidenziato le debolezze nel dispositivo di sicurezza della Presidente, la cui scorta non era immediatamente visibile nel filmato. Nonostante gli evidenti pericoli che corrono i funzionari pubblici messicani – come l’assassinio di un popolare sindaco pochi giorni prima e l’omicidio di 37 candidati durante la campagna elettorale precedente – la Sheinbaum intende mantenere l’approccio di sicurezza ridotto adottato dal suo predecessore. La leader ha sottolineato che un aumento della distanza dalla popolazione con un aumento della sicurezza significherebbe rinnegare la propria origine e identità politica.

L’aggressione della Presidente è un campanello d’allarme, un promemoria che le barriere sociali e la sicurezza personale per le donne in Messico sono fragili, indipendentemente dalla posizione di potere. La sua decisione di denunciare funge da esplicita dichiarazione che “nessun uomo ha il diritto di baciare o toccare una donna senza il suo consenso“.

Mondo

content.lab@adnkronos.com (Redazione)

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