(Adnkronos) – Sarà una settimana finanziaria dominata da due fattori quella che si apre oggi. Da una parte attenzione al quadro geopolitico, in seguito alla guerra tra Iran e Israele. Protagonista sarà poi la Fed. La Banca centrale americana infatti comunicherà l’aggiornamento trimestrale delle previsioni di crescita e inflazione per i prossimi anni. Gli investitori si chiedono se quello che sta avvenendo in Medioriente potrà avere un effetto ancora maggiore rispetto a quanto già avuto sui mercati finanziari. “Per ora il calo delle azioni è stato modesto, anche se c’è stato un effetto significativo sul prezzo del petrolio, un recupero dell’oro e delusioni sul fronte obbligazionario – afferma all’Adnkronos Marco Piersimoni, Co-Head Euro Multi Asset di Pictet Asset Management -. Ma tutto sommato, non è successo granché, a parte quanto accaduto al prezzo del petrolio”. Se la situazione dovesse peggiorare “con il coinvolgimento del traffico commerciale che passa per lo stretto di Hormuz – sottolinea -, le cose potrebbero mettersi al peggio anche per quanto riguarda i mercati finanziari, in particolare sui mercati azionari”. Dall’altro lato dell’atlantico invece la Fed “non farà nulla dal punto di vista dei tassi, ma comunicherà anche le proprie intenzioni in merito e questo sarà l’evento economico più importante”. Inoltre “verrà comunicato l’aggiornamento trimestrale delle previsioni di crescita e inflazione per i prossimi anni, anche se tutta l’attenzione sarà dominata dal quadro geopolitico” conclude Piersimoni. —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Borsa, guerra Iran-Israele e Fed protagonisti: “Se coinvolto stretto di Hormuz peggiorerà mercato azionario”. Parla l’esperto
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