(Adnkronos) – Sarà una settimana finanziaria a stelle e strisce quella che vede il via oggi. Con la firma della nuova legge fiscale voluta dal presidente statunitense Donald Trump “la Commissione Bilancio della Camera prevede un aumento del debito di 3,3 trilioni di dollari da qui a qualche anno” mentre sul fronte commerciale il tycoon” ha deciso di inviare 170 lettere ai partner commerciali in forma unilaterale”. Nessun accordo ma una richiesta a firmare una lettera “nella quale si impone una determinata tariffa sulle importazioni americane da quei paesi”. Lo afferma all’Adnkronos Saverio Berlinzani, Chief Analyst di ActivTrades. La questione tariffe è ancora aperta e delicata: “Potrebbero esserci dei paesi che non saranno d’accordo e questo potrebbe aumentare il rischio on e il risk off sul mercato dopo che abbiamo visto settimane di appetito a rischio in cui i mercati continuavano a salire” sottolinea l’analista. Attenzione anche ai mercati azionari, in un contesto in cui l’economia americana continua a mostrare resilienza: “A giugno sono stati creati 147mila posti di lavoro in ‘nonfarm payrolls’ (lavori nella manifattura, merci e nelle costruzioni ndr), fattore che allontana ancora la decisione di Jerome Powell di tagliare il costo del denaro”. È stato ipotizzato un taglio a luglio, ma “molto probabilmente si arriverà a settembre, anche ottobre o novembre” aggiunge Berlinzani. L’euro “rimane molto forte sul dollaro, in un trend del biglietto verde che rimane estremamente negativo” anche se i mercati azionari americani continuano a mostrare resilienza, su nuovi massimi storici, un effetto che per correlazione “potrebbe trascinare i mercati europei”. —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Debito, dazi e mercati. La settimana finanziaria dell’economia americana
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