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Ex Ilva, Flacks: “Raggiunto accordo con il governo per acquisizione acciaieria, garantisce futuro”

(Adnkronos) – “Il gruppo Flacks ha raggiunto un accordo con il governo italiano per l’acquisizione dell’acciaieria Ilva, il più grande impianto siderurgico integrato d’Europa”. E’ quanto si legge sulla pagina Linkedin del gruppo. Questa acquisizione “garantisce il futuro a lungo termine di una piattaforma industriale storica, sostiene circa 8.500 lavoratori qualificati e rafforza le catene di approvvigionamento europee fondamentali per i settori automobilistico, edile e delle infrastrutture”, viene evidenziato dallo stesso gruppo sul portale. 

Flacks ribadisce dunque l’investimento “fino a 5 miliardi di euro per modernizzare le operazioni, compresi l’elettrificazione e l’ammodernamento dei forni, promuovendo la decarbonizzazione, l’efficienza e la crescita sostenibile” e conferma che, nei piani del gruppo, il governo italiano “rimarrà un partner strategico con una quota del 40%” con la possibilità di acquisto futuro da parte del gruppo a “testimonianza della nostra attenzione alla partnership industriale a lungo termine”.  

“Questa transazione – si legge nel post – mette al primo posto le persone. Il nostro obiettivo è investire a lungo termine, modernizzare in modo responsabile e garantire un futuro duraturo a questo storico stabilimento siderurgico”. 

“La scelta da parte dei commissari dell’ex Ilva di ritenere migliore l’offerta presentata da Flacks Group ci preoccupa per molti aspetti – commenta Rocco Palombella, segretario generale Uilm – Una cosa è certa: non lasceremo il destino di 20mila lavoratori nelle mani di un fondo di investimento. È fondamentale un ruolo centrale dello Stato nella futura società, con poteri effettivi e vincolanti per garantire la decarbonizzazione, il risanamento ambientale e la piena tutela occupazionale dei lavoratori diretti, dell’appalto e in Ilva As”.  

“Sarebbe nefasto e intollerabile ripetere gli errori del passato. Vogliamo discutere immediatamente di ogni aspetto con governo e Commissari perché, nel frattempo, la situazione negli stabilimenti è drammatica, con lo spegnimento progressivo degli impianti, con il nuovo rigetto della Procura della richiesta di dissequestro dell’Afo 1 e, senza piani alternativi, l’avvicinarsi della chiusura definitiva dal primo marzo prossimo”, sottolinea il segretario. 

economia

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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