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Maltrattamenti su Greta Thunberg e attivisti Flotilla, Israele smentisce: “Menzogne”

(Adnkronos) – “Le affermazioni riguardanti i maltrattamenti di Greta Thunberg e di altri detenuti della flottiglia Hamas-Sumud sono sfacciate menzogne. Tutti i diritti legali dei detenuti sono pienamente tutelati”. A scriverlo, sull’account X, è il ministero degli Esteri israeliano. “È interessante notare – si legge ancora – che Greta stessa e altri detenuti si sono rifiutati di accelerare la loro espulsione e hanno insistito per prolungare la loro permanenza in custodia. Greta inoltre non ha presentato reclamo alle autorità israeliane per nessuna di queste accuse ridicole e infondate, perché non si sono mai verificate”.  

 

Secondo quanto scrive il ‘The Guardian’ che ha preso visione di un’e-mail inviata dal ministero degli Esteri svedese a persone vicine alla stessa Thunberg, un funzionario che ha visitato l’attivista in carcere ha detto che la 22enne ha raccontato di essere stata detenuta in una cella infestata da cimici, con troppo poco cibo e acqua. 

“L’ambasciata ha potuto incontrare Greta”, si legge ancora nell’e-mail. La giovane “ha riferito di disidratazione e di aver ricevuto quantità insufficienti di acqua e cibo. Ha anche affermato di aver sviluppato delle eruzioni cutanee che sospetta siano state causate dalle cimici. Ha parlato di un trattamento duro e ha detto che era rimasta seduta per lunghi periodi su superfici dure”. Secondo il funzionario del ministero svedese, inoltre, “un’altra detenuta avrebbe riferito ad un’altra ambasciata di averla vista costretta a tenere bandiere mentre venivano scattate delle foto. E si chiedeva se fossero state distribuite sue immagini”. 

L’accusa è stata confermata da almeno altri due membri della flottiglia che erano stati detenuti dalle forze israeliane e rilasciati sabato. “Hanno trascinato la piccola Greta per i capelli davanti ai nostri occhi, l’hanno picchiata e costretta a baciare la bandiera israeliana. Hanno fatto tutto ciò che le era immaginabile, come avvertimento per gli altri”, ha detto l’attivista turco Ersin Celik. 

“Ci hanno fatto aspettare ore sotto il sole, lasciandoci senza acqua e cibo. Sui muri della prigione c’erano scritte in arabo. Chi è stato detenuto lì dal 2019 ha scritto i nomi dei propri figli: ora capisco Gaza ancora meglio”, le parole di Ikbal Gurpınar a Cnn Turk. L’emittente riporta le parole di un altro giovane attivista: “Gli israeliani ci hanno impedito di avere medicine, ci hanno dato solo acqua dopo 32 ore. Avevamo a malapena cibo. Ci hanno svegliati alle 3 del mattino con cani e cecchini che entravano nelle nostre stanze, ci svegliavano ogni 2 ore per impedirci di dormire. Hanno fatto questo a noi, cittadini innocenti che possono contare su assistenza diplomatica, possiamo solo immaginare cosa fanno ai palestinesi”, dice il giovane. 

Un primo gruppo di 26 cittadini italiani che erano sulla Flotilla per Gaza ha lasciato ieri Israele con un charter ed è rientrato in Italia. Gli attivisti sono prima stati imbarcati su un volo per Istanbul, poi da lì un gruppo è arrivato a Fiumicino e un gruppo a Malpensa. Altri 15 italiani non hanno firmato il foglio di rilascio volontario e dovranno attendere l’espulsione per via giudiziaria, che avverrà la prossima settimana. 

 

internazionale/esteri

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

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