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Meloni oggi in Senato, dai dazi alle bollette le risposte al premier time

(Adnkronos) – Se gli occhi del mondo oggi, mercoledì 7 maggio, sono tutti puntati sul comignolo della Cappella Sistina per la prima seduta del Conclave, chiamato a eleggere il successore di Papa Francesco, il centro della politica italiana è l”arena’ di Palazzo Madama, dove Giorgia Meloni è attesa alle 13,30 per il premier time, rinviato proprio a causa della morte di Jorge Mario Bergoglio.  La presidente del Consiglio dovrà rispondere ai quesiti delle opposizioni su diversi temi, dalla questione dei dazi ai rapporti con gli Usa di Donald Trump, dalle bollette alle riforme, passando la difesa e le spese militari.  Il nodo delle tariffe americane sulle merci europee – al momento ‘congelate’ da Washington – è stato al centro del faccia a faccia di metà aprile alla Casa Bianca tra Meloni e il tycoon. In quella sede, la presidente del Consiglio ha auspicato il raggiungimento di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione europea rilanciando la proposta di un vertice Usa-Ue. La premier italiana è tuttora impegnata nella difficile ricerca di una mediazione tra le esigenze europee e le politiche statunitensi, con l’obiettivo di tenere unite le due sponde dell’Atlantico e di scongiurare una guerra commerciale. Concetti che l’inquilina di Palazzo Chigi potrebbe ribadire oggi in Senato, dove Alleanza Verdi Sinistra è pronta a puntare i riflettori sul fatto che il governo italiano avrebbe garantito un impegno da 40 miliardi di euro nei confronti di quello americano (“uno svilente atteggiamento di sudditanza”, attacca Avs): agli Stati Uniti siamo “leali ma non subalterni”, la posizione di Meloni illustrata in una recente intervista all’Adnkronos. Il Partito democratico chiederà conto alla leader di Fdi del caro bollette e della promessa di incrementare gli acquisti di Gnl, gas naturale liquefatto, dagli Usa. Risale a febbraio l’ultimo provvedimento contro il caro energia da parte del governo: per mitigare il costo delle bollette, il governo Meloni ha stanziato 3 miliardi di euro, destinando circa 1,6 miliardi alle famiglie e 1,4 miliardi alle imprese. La premier ha inoltre annunciato l’intenzione di utilizzare ulteriori 3,5 miliardi di euro dal Fondo sociale per il clima, in base all’andamento futuro dei prezzi dell’energia. Le opposizioni però non mollano la presa su questo argomento così come sul caro vita, che sarà oggetto di un’interrogazione dei 5 Stelle.  Lavoro ed economia saranno invece tra i temi oggetto di interrogazioni da parte delle stesse forze di maggioranza. In questo contesto, la presidente di Fratelli d’Italia è pronta a rivendicare i risultati del suo esecutivo, come fatto in occasione del primo maggio: oltre un milione di posti di lavoro creati in due anni e mezzo; record per quanto riguarda il numero complessivo degli occupati, più di 24 milioni e 300mila, e l’occupazione femminile. Meloni potrebbe rimarcare l’impegno sul fronte della sicurezza, “con nuove risorse, più controlli, incentivi e una forte spinta sulla prevenzione e sulla formazione”: di questo si parlerà anche giovedì, in occasione dell’incontro tra governo e sindacati (appuntamento che non figura nell’agenda della premier, la cui presenza non è confermata). Non mancheranno i migranti tra i quesiti. A porre la questione sarà proprio il partito della premier, Fratelli d’Italia, che presenterà un’interrogazione sulle politiche di contrasto dell’immigrazione clandestina. Azione con Carlo Calenda si concentrerà invece sui temi della difesa e in particolare sull’obiettivo del 2% del Pil per le spese militari nel 2025. Meloni da tempo sostiene una maggiore integrazione nella difesa europea, in coordinamento con la Nato. Nelle passate settimane la premier ha dichiarato che “la difesa va oltre il riarmo”, ribadendo il no all’invio di truppe italiane in Ucraina fuori da una missione Onu. Il capo del governo ha anche sottolineato l’importanza di garanzie da parte dell’Ue per le spese militari. A interpellare la premier sul tema delle riforme saranno Italia Viva e Matteo Renzi. Per Meloni, il premierato resta “la madre di tutte le riforme” e l’obiettivo è portare a compimento quello che insieme alla riforma della giustizia, all’autonomia differenziata e alla riforma fiscale costituisce, secondo la presidente del Consiglio, “l’impianto riformatore per il quale gli italiani ci hanno votato”. Sul fronte europeo, Meloni oggi ha espresso le sue congratulazioni a Friedrich Merz per la sua elezione a Cancelliere federale tedesco al secondo tentativo dopo la bocciatura di questa mattina da parte del Bundestag. “La collaborazione tra Italia e Germania – scrive la premier in una nota – è fondamentale per affrontare le sfide che caratterizzano l’attuale contesto internazionale. Sono certa che sapremo raggiungere insieme risultati importanti non solo a livello bilaterale ma anche a livello Ue, G7 e Nato e sui principali dossier internazionali”.  Meloni sottolinea inoltre come Germania e Italia, “le due più importanti economie manifatturiere d’Europa”, possano “fare la differenza per il rilancio della competitività, in particolare del settore automobilistico, così come per la costruzione di partenariati paritari con l’Africa e per il contrasto all’immigrazione irregolare”. Meloni, riferiscono fonti di governo, si sarebbe congratulata anche con il leader dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (Aur), George Simion, per sua vittoria al primo turno delle presidenziali in Romania.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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