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Uno scontro durissimo, poi Donald Trump decide che Volodymyr Zelensky “non è nella posizione di negoziare” e la rottura è totale. L’incontro alla Casa Bianca tra il presidente degli Stati Uniti e il presidente ucraino finisce tra accuse e minacce, con la miccia innescata dal vicepresidente americano JD Vance davanti alle telecamere. “Stai giocando con la Terza Guerra Mondiale, non hai rispetto per noi”, l’affondo di Trump. Quando i giornalisti lasciano lo Studio Ovale, la delegazione ucraina vorrebbe continuare l’incontro e riallacciare i contatti. La risposta è un no ‘no’ e Zelensky viene congedato, come delinea la Cnn rivelando i dettagli della giornata drammatica alla Casa Bianca. Nessuna firma sull’accordo per le terre rare, niente conferenza stampa congiunta: rottura e gelo totale. Secondo la Cnn, Trump si sarebbe riunito con i suoi principali consiglieri, subito dopo nello Studio Ovale. Il confronto, cominciato con toni pacati, si infiamma davanti a telecamere e giornalisti. Zelensky cerca di replicare agli attacchi di Trump e Vance, la temperatura sale e si arriva allo scontro frontale: “Non c’è possibilità di arrivare a un accordo, l’atteggiamento è sbagliato”, dice Trump (lo scontro parola per parola). Zelensky, costretto anche a rispondere a un giornalista che chiede “non ha un vestito?”, cerca di mantenere toni pacati ma non riesce ad arginare la valanga Trump. Vance aggiunge il carico (“Non ha mai detto grazie qui”) e l’epilogo è una aut aut totale a Kiev: “Non saresti un duro senza gli Usa. Non hai carte in mano. O facciamo un accordo o siamo fuori. E se ci tiriamo fuori, vedrai che non sarà piacevole”. Il leader ucraino lascia la Casa Bianca e su Truth arriva la dichiarazione tombale del presidente Usa: “Può tornare quando sarà pronto per la pace”. L’accordo fra Stati Uniti e Ucraina sullo sfruttamento delle risorse minerarie ucraine, ovviamente, non viene firmato. Scrivanie, penne e documenti vengono accantonati. Trump e JD Vance “non consentiranno mai che ci si approfitti degli americani”, si legge in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca dopo l’incontro fra il Presidente degli Stati Uniti e il Presidente ucraino Zelensky. Trump e Vance “difenderanno sempre gli interessi degli americani e di coloro che rispettano la posizione degli Stati uniti nel mondo”. Trump rincara la dose prima di partire per la Florida. L’incontro “non è andato come previsto. Noi cerchiamo la pace. Non vogliamo che un accordo venga firmato e che poi non ci sia la pace. Noi vogliamo che arrivi la pace. Non vogliamo una guerra che duri dieci anni. Ho avuto l’impressione che Zelensky voglia qualcosa che non gli posso dare. Vuole continuare a combattere, noi vogliamo mettere fine a questo massacro”, dice. Zelensky “non vuole fare la pace e deve dirmi che vuole la pace. E’ un uomo che vuole continuare a battersi e che lo sosteniamo, ma non faremo questo”. “Dovrebbe esserci un immediato cessate il fuoco, ma lui non lo vuole. Senza di noi, non può vincere. Avete visto quello che ho visto io, un uomo che non vuole la pace”, ribadisce. “Piango per quello che ho dovuto ascoltare”, commenta un deputato ucraino, citato anonimamente dal Washington Post, dopo aver visto in televisione l’incontro, riassumendo il senso di sconforto che domina a Kiev dopo quello che è successo a Washington. Dopo l’incontro con Trump, Zelensky si affida a una breve dichiarazione scritta. “Grazie America, grazie per il tuo sostegno, grazie per questa visita. Grazie al Presidente degli Stati Uniti, al Congresso, e agli americani”, scrive in risposta a Vance che lo aveva accusato di non aver mai ringraziato gli Usa. “L’Ucraina ha bisogno solo di una pace duratura e stiamo lavorando esattamente per questo” ha voluto assicurare il leader ucraino. Il comandante in capo dell’esercito ucraino, Oleksandr Syrsky nel momento critico ribadisce che l’esercito è al fianco del presidente Zelensky. “Le forze armate sono con l’Ucraina, con il popolo, con il comandante supremo”, il presidente Zelensky. “La nostra forza è nell’unità”, ha scritto Syrsky sui social network. “Continuiamo a distruggere l’occupante e ci avviciniamo alla vittoria”, conclude. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Trump-Zelensky, 20 minuti di fuoco: accuse e minacce, rottura totale
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