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lunedì 24 Febbraio 2025
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Ucraina-Russia, monito di Kiev all’Onu: “Nessuno al sicuro se aggressione è giustificata”

(Adnkronos) – Mentre l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si prepara a votare una risoluzione in occasione del terzo anniversario dall’inizio della guerra in Ucraina, Kiev ha lanciato un monito ai Paesi membri. “Se l’aggressione è giustificata e la vittima viene incolpata per la sua resistenza e volontà di sopravvivere, allora nessun Paese è al sicuro”, ha dichiarato Mariana Betsa, vice ministra degli Esteri ucraina. Gli Stati Uniti hanno intanto chiesto all’Ucraina e alla Russia di appoggiare la loro risoluzione, che però non menziona l’integrità territoriale. L’ambasciatrice ad interim all’Onu, Dorothy Shea, ha affermato che la bozza di risoluzione presentata da Washington “chiede una rapida fine del conflitto e spinge per un pace duratura tra Ucraina e Russia. Questo è quello di cui abbiamo bisogno ora – ha aggiunto – e chiediamo a tutti gli stati membri, compresi Ucraina e Russia, di unirsi in questo sforzo”.  Gli Usa sarebbero quindi pronti a porre il veto a qualsiasi emendamento, anche da parte dei loro alleati europei, alla risoluzione proposta al Consiglio di Sicurezza. “Metteremo il veto su un emendamento russo se ci verrà sottoposto in Consiglio di Sicurezza, e metteremo il veto sugli emendamenti degli europei se ci verranno sottoposti in Consiglio di Sicurezza”, ha dichiarato un funzionario anonimo del Dipartimento di Stato.  Gli Stati Uniti sarebbero intanto “molto restii ad includere garanzie di sicurezza” per Kiev nell’accordo sulle risorse minerarie con l’Ucraina, una bozza definitiva del quale è stata presentata a Washington. O almeno così ha indicato una fonte ucraina al corrente dei negoziati e citata dalla Cnn, secondo cui la bozza si concentra su un fondo di ricostruzione per l’Ucraina, lasciando alcune questioni più problematiche, tra cui le garanzie di sicurezza, a discussioni successive. Secondo la fonte, Kiev spera che le garanzie di sicurezza possano essere discusse in un futuro incontro tra i presidenti Volodymyr Zelensky e Donald Trump e “stiamo aspettando la risposta della parte americana”. “Tutto è pronto da parte nostra – ha aggiunto – Abbiamo finalizzato la bozza. Abbiamo fatto tutto il possibile per rendere ragionevoli le condizioni. Di conseguenza, questo è un accordo quadro su come creare un fondo di ricostruzione per l’Ucraina”. La fonte ha precisato che “i punti più problematici sono fuori dalla bozza, ma la parte americana è molto restia a includere garanzie di sicurezza nel documento”.  L’Unione Europea tenta intanto di trovare l’unità nel sostegno militare all’Ucraina, davanti all’offensiva diplomatica degli Usa di Donald Trump, che trattano con la Russia in Arabia Saudita sul futuro del Paese invaso, senza la partecipazione degli interessati e neppure degli europei, che pure hanno un interesse strategico nella partita. “Nessun accordo trovato senza l’Ue e senza l’Ucraina funzionerà”, ha ripetuto a Bruxelles l’Alta Rappresentante dell’Ue Kaja Kallas, a margine del Consiglio Affari Esteri, convocato a tre anni esatti dall’inizio dell’invasione russa. L’ex premier estone si recherà domani a Washington D.C. per incontrare il segretario di Stato americano Marco Rubio.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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