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Zodiac e Black Dahlia: dietro ai casi più famosi d’America c’è lo stesso assassino?

(Adnkronos) – Per oltre settant’anni sono stati considerati due casi distinti, separati nel tempo e nello spazio. Da una parte il Zodiac Killer, che tra il 1968 e il 1969 terrorizzò la California del Nord con una serie di omicidi e lettere cifrate. Dall’altra il brutale assassinio di Black Dahlia, avvenuto a Los Angeles nel 1947. Secondo una nuova e lunga inchiesta del Daily Mail, però, i due delitti potrebbero avere un unico responsabile. 

Il caso della Black Dahlia riguarda l’omicidio di Elizabeth Short, giovane aspirante attrice di 22 anni, trovata morta il 15 gennaio 1947 a Los Angeles: il suo corpo era stato segato a metà con precisione chirurgica, lavato, mutilato e disposto in modo scenografico in un quartiere residenziale. Il volto deturpato come a creare un sorriso più ampio. L’assassino contattò la stampa con lettere e pacchi contenenti effetti personali della vittima. Vent’anni dopo, tra il 1968 e il 1969, la California del Nord fu terrorizzata dallo Zodiac Killer, responsabile di almeno cinque omicidi accertati (e due sopravvissuti) tra giovani coppie e un tassista: le vittime furono colpite con armi da fuoco e coltelli, in parchi o nelle “lovers’ lane”, le strade isolate in cui si appartano gli innamorati, con un’escalation culminata nell’accoltellamento al lago Berryessa di una coppia di studenti (lui riuscì a sopravvivere nonostante le molte coltellate); parallelamente, l’assassino costruì la propria notorietà scrivendo lettere e cifrari criptati ai giornali, rivendicando i delitti e sfidando apertamente polizia e opinione pubblica. 

Black Dahlia ha trovato una delle sue interpretazioni più celebri nel romanzo di James Ellroy, seguito dall’adattamento cinematografico omonimo di Brian De Palma. In Ellroy, l’omicidio diventa metafora della corruzione morale di Los Angeles e del lato oscuro dell’industria dei sogni. 

Sul fronte Zodiac, il riferimento centrale è il libro di Robert Graysmith, da cui è stato tratto il film Zodiac di David Fincher con Jake Gillenhaal. Qui il serial killer è raccontato come un’ossessione collettiva, un enigma che consuma investigatori e giornalisti più di quanto distrugga le sue vittime. In entrambi i casi, la mancanza di una verità definitiva è parte integrante del fascino. 

Il nome indicato dall’inchiesta è quello di Marvin Margolis, nato nel 1925 a Chicago, veterano della Seconda guerra mondiale, che in seguito cambiò identità assumendo il nome di Marvin Merrill. Margolis servì nella Marina statunitense come corpsman, cioè infermiere militare, acquisendo competenze mediche e chirurgiche. Dopo la guerra si trasferì a Los Angeles e si iscrisse alla University of Southern California come studente di medicina. Proprio queste competenze tecniche sono uno dei primi elementi che lo collegano al caso Black Dahlia. 

Secondo i documenti del gran giurì di Los Angeles del 1949-1950, Marvin Margolis fu uno dei 22 sospetti ufficiali per l’omicidio di Elizabeth Short. Le carte giudiziarie indicano che Margolis ebbe una relazione sentimentale con la vittima nei mesi precedenti al delitto e che i due avrebbero anche convissuto per un breve periodo. Gli investigatori dell’epoca ritenevano che l’assassino avesse formazione medica, vista la precisione con cui il corpo di Short fu sezionato, lavato e disposto. Margolis risultava essere l’unico studente di medicina ad aver avuto una relazione stabile con la giovane attrice. Nei giorni precedenti alla morte, Elizabeth Short avrebbe confidato ad amici e conoscenti di temere per la propria vita, parlando di un ex fidanzato geloso ed ex militare che l’aveva minacciata. 

Un altro elemento centrale è il contatto diretto con la stampa. Dopo l’omicidio della Black Dahlia, l’assassino inviò lettere e pacchi al Los Angeles Examiner, firmandosi “Black Dahlia Avenger”. Vent’anni dopo, il Zodiac Killer avrebbe adottato una strategia simile, scrivendo ai giornali della Bay Area, inviando messaggi criptati e rivendicando i delitti. Secondo l’inchiesta, alcune somiglianze calligrafiche e stilistiche tra le lettere della Black Dahlia e quelle del Zodiac sono oggi oggetto di nuove analisi forensi. 

Dopo l’omicidio del 1947, Margolis lasciò Los Angeles e iniziò a spostarsi tra diversi Stati, cambiando nome. Tornò stabilmente in California all’inizio degli anni Sessanta. L’inchiesta sostiene che proprio in questo periodo inizi la traiettoria che porta ai delitti dello Zodiac. Uno degli aspetti più rilevanti riguarda le armi. Margolis, durante la guerra nel Pacifico, avrebbe riportato negli Stati Uniti una baionetta giapponese. Un’arma compatibile con quella usata nell’aggressione del 1969 al lago Berryessa, uno dei delitti attribuiti allo Zodiac, dove le vittime furono accoltellate con una lama militare. 

Il punto di svolta dell’indagine è la presunta decifrazione del cifrario Z13, inviato dal Zodiac nel 1970 e mai risolto ufficialmente. Secondo l’investigatore indipendente Alex Baber, il cifrario conterrebbe il vero nome dell’assassino. Utilizzando metodi di crittografia classica, archivi del censimento statunitense e strumenti di intelligenza artificiale, Baber sostiene di essere arrivato al nome Marvin Merrill, alias Marvin Margolis. La soluzione del cifrario è stata sottoposta a revisione da parte di esperti di crittografia ed ex funzionari dell’intelligence. 

Tra gli elementi più inquietanti citati nell’inchiesta c’è un disegno realizzato da Merrill poco prima della morte, avvenuta nel 1993. Il disegno raffigura una donna nuda con il nome “Elizabeth” e, secondo le analisi grafiche, conterrebbe la parola “Zodiac” nascosta sotto l’inchiostro. Per gli investigatori, questo disegno rappresenterebbe una sorta di confessione postuma, collegando direttamente Elizabeth Short e il nome Zodiac. 

Il Daily Mail sostiene che le autorità di polizia della California e l’Fbi stiano esaminando il materiale raccolto: documenti d’archivio, campioni di scrittura, oggetti personali e possibili reperti biologici. Se queste verifiche dovessero confermare le ipotesi avanzate, due dei più celebri cold case della storia americana potrebbero essere attribuiti allo stesso uomo. Non si tratterebbe più di due misteri separati, ma di un’unica lunga vicenda criminale iniziata nel 1947 a Los Angeles e riemersa, vent’anni dopo, sotto il nome di Zodiac. 

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