GROSSETO – Il questore della provincia di Grosseto ha emesso un provvedimento di divieto di accesso a manifestazioni sportive (Daspo) nei confronti di nove tifosi del Grosseto ed uno del Livorno.
Il provvedimento è arrivato dopo le istruttorie curate dal personale della Divisione anticrimine sulla base delle attività investigative espletate dalla Digos in occasione dell’incontro di calcio Grosseto-Livorno disputato il 26 gennaio allo stadio olimpico Carlo Zecchini.
In particolare, dopo la fine del match, i supporter della squadra labronica invece di attendere nel loro settore l’autorizzazione ad uscire per recarsi ai propri veicoli, minacciando e aggredendo gli addetti alla sicurezza, presenti sulle uscite del cosiddetto ‘sigaro’, ne hanno aperto cancelli, per poi recarsi in massa verso le autovetture parcheggiate tra via Caravaggio, via G. Fattori, viale Giotto e strade limitrofe. A questa azione è seguita un’opera di contenimento delle forze dell’ordine, già impegnate a controllare il deflusso della tifoseria grossetana.
Contemporaneamente, un gruppo di tifosi grossetani ha cercato di aggirare lo sbarramento della Polizia di Stato per andare incontro alla tifoseria ospite, radunandosi in viale Michelangelo.
Il dispositivo di ordine pubblico ha impedito però che le due tifoserie venissero a contatto. Ne è seguita l’aggressione da parte di un gruppo di tifosi biancorossi, molti dei quali con i volti travisati, nei confronti del personale in servizio, aggressione che ha provocato il grave ferimento di due agenti del reparto Mmbile di Firenze
Il provvedimento adottato dispone il divieto di accedere ad impianti sportivi del territorio nazionale e degli stati membri dell’Unione Europea dove si disputeranno manifestazioni calcistiche, anche amichevoli.
Per nove tifosi del Grosseto, la durata del divieto varia da uno a tre anni; mentre, per un tifoso del Livorno il divieto ha la durata di un anno.
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