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Castiglione della Pescaia, morto lo scrittore Pietro Citati

FIRENZE – E’ morto nella sua casa di Roccamare, Castiglione della Pescaia, Grosseto, lo scrittore e critico letterario Pietro Citati.

Nato a Firenze il 9 febbraio 1930, nella sua lunga e vasta opera, ha spaziato da Omero a Marcel Proust, da Giacomo Leopardi a Johann Wolfgang Goethe, da Alessandro Manzoni a Franz Kafka.

Il cordoglio del presidente della Repubblica Mattarella: “La notizia della scomparsa di Pietro Citati, scrittore e originale critico letterario colpisce tutta la comunità. Tra i maggiori interpreti nel panorama letterario italiano, Citati è stato autore raffinato di una vasta opera. Esprimo il mio profondo cordoglio ai familiari, a quanti ne sono stati collaboratori e a quanti ne hanno ammirati gli scritti”.

Il ricordo del sindaco di Castiglione della Pescaia Elena Nappi: “Esprimo il mio cordoglio, quello dell’amministrazione comunale e degli abitanti di Castiglione della Pescaia per la scomparsa dello scrittore e critico letterario Pietro Citati, che è avvenuta nella sua casa di vacanza all’interno della pineta di Roccamare”.

Il cordoglio di Eugenio Giani, presidente Regione Toscana: “Di Pietro Citati ho sempre apprezzato la straordinaria capacità di infondere e raccontare la bellezza e il fascino della lettura. Con lui se ne va un intellettuale che ha insegnato che la lettura può essere uno strumento potente di comprensione, di analisi ma soprattutto di vita”.

I funerali si svolgeranno a Roma sabato 30 luglio, alle ore 11.30, nella chiesa di San Roberto Bellarmino.

Fu Citati a presentare allo scrittore e amico di Italo Calvino nel 1972 per la prima volta Castiglione della Pescaia, dove poi sarebbe morto nel 1987 durante un periodo di vacanza. Nella stessa pineta di Roccamare passava le sue vacanze anche lo scrittore Carlo Fruttero, con cui Citati ha condiviso un’intera vita di stima, affetto e un’intensa collaborazione professionale.

Di grande impegno narrativo le sue fortunate biografie, genere del quale Citati è stato senza dubbio tra i maggiori interpreti nel panorama letterario italiano: nel 1970 ha vinto il Premio Viareggio di saggistica, con “Goethe” (Mondadori), nel 1981 il Premio Bagutta con “Vita breve di Katherine Mansfield” (Rizzoli), nel 1984 il Premio Strega con “Tolstoj” (Longanesi). E’ autore anche dei saggi biografici “Manzoni” (Mondadori, 1980), “Kafka” (Rizzoli, 1987), “La colomba pugnalata. Proust e la Recherche” (Mondadori, 1995), “La morte della farfalla. Zelda e Francis Scott Fitzgerald” (Mondadori, 2006) e “Leopardi” (Mondadori, 2010).

Citati è noto per aver volto al saggismo letterario le esigenze della critica militante. E il suo ideale di saggismo è diventato riscrittura di tutto ciò che può suggestionare la fantasia del critico. Così nel suoi saggi di gran successo, Citati ha rievocato temi cruciali della cultura antica e moderna, inclusa quella orientale, con particolare attenzione alla storia letteraria.

© Riproduzione riservata

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