Tra il 2019 e il 2023 i reati informatici contro le imprese in Toscana sono cresciuti dell’88,3%, il dato più alto a livello nazionale. A rivelarlo è un’analisi di Confartigianato, che colloca la regione davanti a Veneto (+63,7%), Marche (+56%), Puglia (+54,7%), Lazio (+53,2%), Emilia-Romagna (+53%), Piemonte (+47%) e Lombardia (+45,5%).
Nel complesso, in Italia le denunce per cyberattacchi aziendali sono aumentate del 45,5% in quattro anni, a fronte di una crescita del 10% degli illeciti contro le attività d’impresa in generale.
“Dalle multinazionali alle piccole realtà locali – ha dichiarato il presidente di Confartigianato Marco Granelli – gli hacker non risparmiano nessuno. Servono norme chiare ed efficaci, valide per tutte le dimensioni aziendali, e incentivi per sostenere gli investimenti in sicurezza digitale”.
Granelli avverte che la digitalizzazione, senza protezioni adeguate, moltiplica i rischi. Per questo, oltre agli strumenti tecnologici, servono competenze, formazione e risorse economiche. La cybersicurezza, conclude, deve diventare un pilastro della crescita economica e dell’innovazione.
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