“Già con il 10 per cento i contraccolpi sarebbero stati notevoli, se questa cifra verrà aumentata i danni saranno insostenibili – spiega ancora Fossi – La filiera vitivinicola toscana vale oltre 1,2 miliardi di euro di export annuo, dà lavoro a oltre 20mila persone tra agricoltura, trasformazione e turismo, e rappresenta un presidio economico e sociale per interi territori. Ora, a causa dei dazi centinaia di milioni di euro di milioni di export sono già in bilico, con ordini a rischio e importatori americani che si rivolgono altrove. Serve subito un piano straordinario di interventi per le regioni colpite, a partire dalla Toscana: aiuti alle imprese, promozione sui mercati alternativi, strumenti finanziari per sostenere l’export, e una trattativa ferma con gli Stati Uniti. Difendere il vino toscano significa difendere il lavoro, il territorio e un pezzo identitario del nostro paese. Il tempo dell’attesa è finito. Il governo si muova”.
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