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Dissesto idrogeologico, per Tomasi “le risorse ci sono ma la Regione non le spende”

FIRENZE – “Altri 131 milioni di euro destinati dal governo alla Toscana per il maltempo. I soldi ci sono: quelli appena deliberati e quelli non spesi dalla Regione Toscana. Ringrazio il Ministro Musumeci per l’integrazione di risorse di cui ci ha appena dato notizia”. A parlare è Alessandro Tomasi, candidato governatore per il centrodestra alle regionali in Toscana.

“Sull’assetto idrogeologico e sulla difesa del suolo è l’ora di progettare, programmare e agire – spiega – Raccontare ai cittadini che è un problema di risorse significa continuare a trincerarsi dietro a false notizie. Di tutti i fondi su cui la Regione ha potuto contare dal 2010 ad oggi, solo il 26 per cento sono stati impegnati in opere arrivate ad ultimazione lavori. Gli interventi spesso procedono a rilento. Si fermano alla fase di progettazione, oppure, questo è il caso peggiore, non si prevedono nemmeno. Occorre mettere in sicurezza il territorio sbloccando i fondi che già ci sono. Serve un piano straordinario di difesa del suolo con messa in sicurezza anche di fiumi, torrenti, argini e del reticolo minore; un coordinamento tra Comuni limitrofi per reazioni tempestive in emergenza, superando la divisione tra territori che causa molti problemi ancora oggi; una riforma del sistema di allerta climatica. E poi la riduzione della burocrazia per ottenere i ristori, impegnare i Consorzi anche sulla manutenzione ordinaria con rendicontazione trimestrale, supportare i Comuni per i piani di protezione civile aggiornati e operativi. Ma prima di tutto occorre fare e spendere i soldi in opere che cambiano la vita delle persone. È quello che intendo fare per la nostra Regione”.

Rincara la dose l’onorevole La Porta (Fdi): “L’ulteriore stanziamento di 131 milioni e 400mila euro previsto dal governo per la Regione Toscana, destinato a quelle province che, tra la fine di ottobre ed i primi di novembre 2023, furono devastate dal maltempo, rappresenta quanto, ancora una volta, l’attenzione per le esigenze reali dei nostri territori continui ad essere una priorità dell’esecutivo Meloni. Grazie all’impegno del ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci infatti, questi finanziamenti vanno ad integrarsi agli stanziamenti per la Regione Toscana già disposti in precedenza, per un totale oggi di 253 milioni e 600 mila euro. I grandi accusatori della sinistra non hanno mai perso l’occasione di utilizzare il tema dell’alluvione solo per fini politicamente strumentali. Confidiamo davvero che oggi prendano atto che l’attenzione del governo non solo è concreta, ma costante nel tempo, e che questi ingenti finanziamenti siano correttamente gestiti. È il minimo sperarlo, considerando che la Regione Toscana ha speso solo un terzo degli 884 milioni di euro che i governi centrali hanno stanziato negli ultimi dieci anni per la mitigazione del rischio idrogeologico. Tragedie come l’alluvione del 2023, se le politiche della sinistra non fossero state prive di visione, avrebbero potuto essere contenute”.
Conclude l’onorevole Erica Mazzetti di Forza Italia: “La Toscana riceve ulteriori risorse dal governo: altri 131 milioni per un territorio gravemente colpito dalle alluvioni. Prato, Pistoia, il Mugello, la Piana possono contare sul centrodestra e sul governo. Il nodo problematico è la struttura regionale che non riesce a spendere le risorse erogate. Solo 1/3 è stato speso. Ci sono imprese e cittadini della Piana che mi segnalano di non aver ricevuto i soldi nonostante abbiano rendicontato. Bisogna cambiare completamente e velocizzare di netto le procedure. Invito la Regione Toscana a usare con intelligenza e velocità queste risorse preziosissime per renderci sicuri. In più, bisogna fare subito chiarezza su tutte le risorse che il governo ha già dato e che ancora non si traducono in aiuti, ristori, opere o manutenzione. Fondamentale la visita della Commissione d’inchiesta sul rischio idrogeologico di cui faccio parte e che a breve sarà in Toscana. Valutiamo velocemente l’operato della Regione Toscana e, visto che è fallimentare, valutiamo l’introduzione di un commissario straordinario, perché così non si può più andare avanti. La Toscana ha le risorse e deve usarle per evitare nuovi 2 novembre 2023“.

REDAZIONE

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