ARCIDOSSO – La Regione Toscana e l’Unione dei Comuni montani dell’Amiata grossetana hanno rinnovato l’accordo per la gestione delle carcasse di animali vittime di predazioni da lupo. L’intesa riguarda anche il biennio 2026-2027 e prevede un finanziamento complessivo di 70mila euro (35mila euro l’anno).
L’iniziativa garantisce la rimozione gratuita delle carcasse di ovini, caprini e bovini per gli allevatori colpiti dagli attacchi. Gli animali recuperati vengono riutilizzati all’interno del Parco faunistico del Monte Amiata e, se in esubero, destinati ai carnai autorizzati per i rapaci selvatici.
Il progetto si inserisce nel quadro regionale Sviluppo sostenibile in ambito rurale e agricoltura di qualità e rappresenta un modello di economia circolare che tutela gli allevatori e, al tempo stesso, valorizza la biodiversità.
La vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi ha sottolineato che con questo accordo la Regione e l’Unione Amiata Grossetana scelgono di sostenere la zootecnia locale e investire in soluzioni innovative capaci di ridurre i conflitti tra uomini e fauna selvatica.
Il percorso non è nuovo. Già nel 2022 l’Unione aveva avviato, con il sostegno della Regione, un progetto sperimentale per gestire gli attacchi dei lupi e ridurne l’impatto sugli allevamenti. La procedura di recupero carcasse è partita nel 2023, ed è stata poi prorogata con ulteriori contributi nel 2024 e nel 2025.
Il finanziamento sarà erogato da Artea, organismo pagatore regionale, sulla base della rendicontazione delle spese presentata dall’Unione dei Comuni.
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