SCARLINO – Altro passo verso l’uscita dalla fase di incertezza che sta caratterizzando la vicenda di Venator, stabilimento chimico con sede nel polo del Casone di Scarlino, in provincia di Grosseto. Dopo la firma della proroga del contratto di solidarietà, una decina di giorni fa, è stato siglato ieri (25 giugno) in Regione l’accordo di progetto, ovvero il piano pubblico per la formazione e la riqualificazione del personale.
Il piano si articolerà in due fasi. La prima riguarda quella attuale, transitoria, in attesa che l’advisor incaricato trovi un nuovo investitore con un rinnovato assetto societario. Durante questa fase saranno individuati dall’azienda progetti formativi ad hoc. La firma dell’accordo di progetto, come ha spiegato il consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani, Valerio Fabiani, è avvenuta soltanto ieri e non in sede di firma della proroga del contratto di solidarietà, in quanto l’intenzione era di incrementare il numero delle persone che beneficeranno dello strumento. Dalle 35 iniziali si è infatti passati a 60.
In una seconda fase l’accordo metterà in campo ulteriori e cospicue risorse per la formazione dei lavoratori e resterà a disposizione anche del futuro potenziale investitore che potrà beneficiare degli stessi strumenti e risorse.
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